Mario Merola cacciatore di vampiri

  • Siamo nel 1979, momento d’oro per il cinema-sceneggiata, con lo specialista del genere Alfonso Brescia che dirige il suo attore feticcio Mario Merola. Il film è Napoli… la camorra sfida, la città risponde, e il re della sceneggiata è un commerciante che si rifiuta di pagare il pizzo alla malavita. Per tutto il film l’eroe subisce vessazioni di ogni tipo dai cattivi, che si permettono di stuprargli la nuora e di compromettere la salute mentale del figlio. Nella migliore tradizione del cinema of vengeance asiatico di Bruce Lee ed epigoni, la vendetta di Merola sarà spietata. Il duello finale nel Cimitero delle Fontanelle di Napoli è un grande momento horror, sottolineato dalle note di un moog degno dei western all’italiana più psichedelici. Merola ammazza l’eterno antagonista Antonio Sabato piantandogli una croce nello stomaco, nemmeno avesse a che fare con Nosferatu. A differenza degli altri film, nei quali Merola sottolineava l’esecuzione del cattivo con la frase topica “E chesta è a’ fine che fanno l’uommen e’ merda“, stavolta la chiosa è la più metafisica: “E che Dio mi perdoni!“.

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Commenti

  • Verde natura il 11-01-2008 alle 19:19

    E chi non lo conosce questo mito?Immagino come se la siano spassata all'epoca gli attori e i tecnici degli effetti sonori.Ricordo come io non riuscivo a dormire,perchè ero tormentata dalla curiosita' di sapere a chi appartenessero quelle grida tamarre che si sentono con il moogazzo nella colonna sonora."E che Dio mi perdoni",non ha rappresentato l' unica eccezione ai clamorosi finali dei film con Mario Merola:in un altro film infatti lui si limita a dire piu' sinteticamente:"OMM E MERD!"

  • Calvino il 11-01-2008 alle 22:13

    E'un tantino scomodo trapassare un corpo umano con una croce stramarcia.Ovviamente il perdono all'Altissimo viene invocato per aver contagiato con le proprie mani la croce e non per aver trafitto il chiavico.

  • Tanuccio il 11-01-2008 alle 20:31

    Nonostante sin da piccolo mi sono dovuto sorbire la maggior parte dei film di Merola (mio padre è un appassionato del genere), questo non l’avevo mai visto…

  • Cicciobombocannonier il 12-01-2008 alle 00:07

    E' il film di Merola che ho visto piu volte, un capoalavoro!

  • Gennaro 48 il 11-01-2008 alle 22:30

    A Napoli si vocifera che quando Mario Merola sul set menava le mazzate ,o doveva giustiziare i merdaioli, emanava un odore particolare.

  • FRANCYxxx1980 il 12-01-2008 alle 13:43

    Azz,Kuros, così hai rivelato il finale…ma tu starai pensando che quasi ognuno di noi avrà visto quel film…vero!Io sono appunto una di questi,l'avrò visto migliaia di volte. Impressionante la scena al manicomio(ma era vero?).Quanto al Sabàto trafitto…poraccio,ma era un personaggio cattivo(l'attore,però,bono fino all'inverosimile!).Quanto a quello che ha detto Gennaro48:può anche essere…si vede che Merola si portava ancora l'odore di quando scaricava al porto… Con tutto il rispetto per lui e la sua bravura(i suoi film li ho visti quasi tutti),per carità, ma lui è stato l'emblema della sopravvalutazione

  • Gennaro 48 il 12-01-2008 alle 14:04

    @Francesca 80non mi volevo riferire al passato operaio di Mario Merola, ma al fatto che quando chiavava mazzate andava in estasi corporea.Si sentiva persino dentro tutto il cinema Adriano!

  • Kuros il 12-01-2008 alle 17:12

    @ FrancescaNon è la prima volta che rovino un finale. Fidati. Spiegami qual è il motivo per il quale il Merolone sarebbe sopravvalutato; in cambio ti dico in quale film meroliano Sabato fa la parte del buono.

  • Meemmow il 12-01-2008 alle 21:36

    Una sequenza degna dei film Hammer.Mario Merola era stato contattato per interpretare Van Helsing nel Dracula coppoliano, ma il grande Mario rifiutò perchè voleva menare anche le sue spose e già che c'era anche Wynona Rider.Il ruolo poi andò a Anthony Hopkins.

  • FRANCYxxx1980 il 12-01-2008 alle 23:58

    per Kuros: stimo molto Mario e le grandi cose che ha fatto per la canzone e il teatro(e anche per cinema di genere),ma secondo me, rispetto a tanti altri suoi colleghi bravi come lui o anche più bravi di lui, ha avuto una marcia in più che non mi so spiegare. Sarà stato il suo carattere tranquillo a farlo apprezzare di più,non so,ma nei film mi lasciava molto a desiderare la sua inespressività.Poi tu cmq lo sai chi è il mio preferito in quel genere canoro e recitativo e forse non mi mostro imparziale.Ora dimmi dove Sabàto faceva il buono(il bono lo ha fatto sempre, invece),sinceramente non mi sovviene.CIAO!

  • Turco del Domani il 13-01-2008 alle 03:30

    quasi vicino al mio irrealizzabile sogno cinematografico: Mario Merola y El Santo contra Los Zombies

  • Kuros il 13-01-2008 alle 15:53

    @ Verdenatura:"Omm e' mmerd" e "Chesta è a' fine che fann l'uommen e mmerd" sono entrambi varianti dello stesso concetto. "E che Dio mi perdoni" rappresenta invece uno spostamento non solo linguistico, ma anche semantico.@ MeemmowCoppola, tra l'altro, rifiutò di ingaggiare Merola perché questi pretendeva che nel ruolo di Renfield ci fosse Lucio Montanaro al posto di Tom Waits.@ FrancyDissento. Il film in cui Sabato fa il buono è "La tua vita per mio figlio"; il bello è che per tutto il film dai per scontato che Sabato sia il solito chiavico traditore, poi c'è una svolta imprevista della sceneggiatura. @ Cinico UtenteBenvenuto su Trashopolis. Per il Santo provvederemo.

  • Verde natura il 13-01-2008 alle 17:11

    @KurosNon è esatto.Se Merola dice:"Omm e merd",ci lascia una constatazione psicologica,morale o esistenziale sulla natura umana del fetente.Se dice :"E' chest a fine ca fann…ecc,ecc",egli allude allora al destino che spetta alla latrina ,per aver agito in quel modo. Semanticemente c'è un abisso.

  • Jacksilver il 20-01-2008 alle 17:30

    Beh, io non so se voi ricordate allora l'altra famosa battuta finale del maestro in quel capolavoro de "i contrabbandieri di santa lucia" (regia di alfonso brescia)…battuta finale che prende valore solo però conoscendo la trama del film…"giovanni pizzì, magnate sti cunfietti"

  • LiutprandoAlvarez il 10-02-2012 alle 21:32

    "MICHELE VIZZì,mangete sti cunfietti!"
    scusami ma devo correggerti.un capolavoro del genere va tutelato pienamente…anche sulle piccole cose…
    Comunque io trovo stupenda questa colonna sonora. Mario Merola & Brescia erano veramente avanti..