Sento una puzza di pecora – Carmelo Zappulla, zampognaro dj

  • Tra il 1982 e il 1983 il cantante Carmelo Zappulla, di origini siciliane ma trapiantato a Napoli, interpretò la bellezza di quattro film. Tre di questi (Pronto… Lucia, Pover’ammore e Laura… a sedici anni mi dicesti sì) sono melodrammazzi ad alto tasso lacrimogeno. Il quarto, Zampognaro innamorato, segnò invece l’incontro di Zappulla con il goliarda Ciro Ippolito, attivo nel cinema-sceneggiata di serie zeta ma dotato di un enorme senso dell’umorismo. Ippolito, che in quella fase lavorava fianco a fianco con i leggendari Squallor (avrebbe diretto infatti Arrapaho e Uccelli D’Italia) pensò di inserire Zappulla in un contesto troppo naif per essere credibile. Sulla carta la storia di Zampognaro Innamorato sembra uno scampolo dei democristianissimi anni 50, con il bravo ragazzo di campagna che prima viene stregato dalle seduzioni metropolitane, poi torna al paesello per sposare la fidanzatina incinta. In realtà le campagne del film sono così volutamente melense che farebbero venire il diabete ad Heidi, e l’idea di trasformare Zappulla in un tamarrissimo DJ alla moda è da applausi a scena aperta. Incredibile poi il dialogo tra Zappulla e la ex starlette del cinema erotico Annie Belle, qui negli improbabili panni di santarellina di paese: “Quando ti vedo, sento una puzza di pecora”.

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Commenti

  • Verde natura il 09-03-2008 alle 21:47

    Forte lo shakeraggio di Ippolito tra Zappulla e Woody Allen.

  • Kuros il 09-03-2008 alle 21:53

    Verdenatura, ti riferisci a quell’episodio di “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso” con Gene Wilder e la sua particolare fidanzata?

  • Verde natura il 09-03-2008 alle 21:57

    Incredibile il tuo potere del sesto raggio.

  • Romanticona il 09-03-2008 alle 23:28

    Se ste pecore vanno al festival di Sanremo,incrementano il suo livello.

  • meemmow il 10-03-2008 alle 00:12

    Pecore a parte, il “dischi-jokey” di Carmelo Zappulla sfoggia un look a mio avviso pre-d’auriano. Se ci togliete il codino è spiccicato al nostro sensitivo di Torre del Greco.

  • Cuozzo fritto il 10-03-2008 alle 12:48

    Si è sessualmente stufato delle pecore.

  • FRANCYxxx1980 il 10-03-2008 alle 13:00

    conosco bene questo film…pazzesco…Zappulla dj…perchè, non ricordate l’inizio di lui in mezzo alle pecore che saltella con le cuffione alle orecchie?

  • Kuros il 10-03-2008 alle 13:06

    @ Francy
    Ehm…

  • claudia il 10-03-2008 alle 13:59

    kuros, lui è più o meno espressivo delle sue pecore?

  • Dario il 10-03-2008 alle 15:33

    ho appena finito di rivedere questo film su telecapri!
    grande, grande!

  • […] Chissà se uno degli automobilisti ripresi in sottofondo non abbia alzato lo sguardo e intravisto un’inquieta sagoma neomelodica passeggiare lungo il ponte come lo spettro del defunto sovrano di Elsinore. Shakespeare permettendo introduciamo il giovane Gianluca Di Napoli con la struggente “Si me vulive bene”, il cui videoclip fa da sigla al programma “Mare, musica e canzoni”: camicia a righe, golfino sulle spalle e coppola d’ordinanza l’artista emergente dimostra di non avere soltanto una robusta intonazione ma di saper incantare lo spettatore con uno sguardo languido e torvo al tempo stesso, roba che neanche Hannibal Lecter al cospetto di Clarice Starling. La testa affollata di pensieri, Gianluca non riesce nemmeno a comporre canzoni al pianoforte interrogandosi sulla valanga di bugie da parte della ex che lo ha travolto, ponendosi un atroce dubbio olfattivo (“si me vulive bene nun turnav ‘a casa cu l’addore e n’ato”) che potrebbe avere spinto la ragazza lontano dalle sue braccia pelose (ne parlava qualche video fa anche Carmelo Zappulla). […]