La piccola bottega dei rattusi

  • Se siete autentici cinefili, nel senso che non confondete la cinefilia con la passione per i film di Muccino e Ozpeteck, allora conoscete di sicuro La piccola bottega degli orrori, un classico di Roger Corman del 1960 che un quarto di secolo più tardi fu oggetto di un fortunato remake da parte di Frank Oz. Con ogni probabilità, però, ignorate l’esistenza di Please, don’t eat my mother, rifacimento in chiave sexy del film di Corman, firmato nel 1973 dallo sconosciuto Carl Monson. Anche questo film racconta la storia di una pianta carnivora parlante che prima aiuta un fioraio sfigato a vendicarsi dei propri nemici, poi finisce per rovinargli la vita. In più ci sono tette, culi e i peggiori effetti speciali di sempre.

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Commenti

  • Chiappe allaria il 19-09-2008 alle 02:17

    Almeno glielo stacca a morsi?

  • Romilda snob il 19-09-2008 alle 02:24

    Lo slip rosso fa colpo.

  • Don Ciro il 19-09-2008 alle 03:30

    che va a fare dopo in bagno?

  • inguaiato il 19-09-2008 alle 09:55

    Non è che qualche volta ti puoi dimenticare di mettere le finestre opache?

  • cicciomodifica il 19-09-2008 alle 13:35

    Maestosa interpretazione… che pelo

  • Cuozzo fritto il 19-09-2008 alle 15:38

    Gli attori, sempre molto fichi.

  • anonimo del kaiser il 19-09-2008 alle 15:55

    Quando serve, il cacciatore di "Cappuccetto Rosso" non c'è mai…

  • Anonymous il 19-09-2008 alle 18:58

    Perché non piantare una tale deliziosa creatura in un giardino di Arcore ?!?

  • jacksilver il 19-09-2008 alle 19:11

    ha lo slip rosso di seta! è il diavolo! l'ho riconosciuto!