Fonziu Purtusu in “La Provola” – Parte 1

  • Poche righe di introduzione per lasciare la parola a Giorgio Gigio, nostro nuovo collaboratore dalla Sicilia. La provola, sitcom mafiosa che vi proporremo in quattro parti, non è uno di quei prodotti trash ai quale il nostro sito vi ha abituato da più di un anno. Si tratta invece di un film girato bene, del tutto consapevole della propria demenzialità. Se abbiamo deciso di includerlo nel palinsesto è per due motivi: la sua assoluta rarità e la presenza di Fonziu Purtusu, politico agrigentino pluritrombato nonché personaggio di culto sulle teleprivate della Trinacria. Ringraziamo Giuseppe Pif che ci ha inviato il DVD e il regista Massimo Puglisi (questo il suo sito ufficiale) che ci ha concesso di mettere online il film. Gigio, a te la linea.

    Kuros

    Se è vero che la politica è “l’arte di creare le condizioni del possibile”, allora Fonziu Purtusu trabocca di virtuosismi. Pur non essendo mai riuscito a concretizzare le proprie idee da rivoluzionario conservatore – certamente a causa del solito ostracismo parruccone e perbenista – notevole è il suo contributo al rinnovamento della dottrina politologica.
    Contro la dilagante antipolitica qualunquista, ecco la logica soluzione del girgentino naïf: la politica qualunquista! Il contesto socio-geografico è tutt’altro che secondario: Fonziu (o Fofò) è infatti di Agrigento, terra pirandelliana, sciasciana, camilleriana, ma soprattutto cuffariana. Sfidiamo chiunque a identificare una componente trash già nel suo retroterra.
    Per queste e più ragioni, Fonziu Purtusu, all’anagrafe Alfonso Restivo, ha sovente annunciato la sua improba candidatura a sindaco di Agrigento, proponendo un programma politico ed amministrativo basato sulla lotta alle ataviche magagne girgentine: disoccupazione, mancanza di legge-giustizia-disciplina, scempi ecologici (ma non edilizi, ohibò), carenze infrastrutturali, siccità – il tutto ben sintetizzato dallo stesso nome della lista che periodicamente Fonziu fa riemergere sulla scena della città dei Templi. Effettivamente, nel pur arlecchinesco agone politico italiano, mancava proprio il «Partito Paladino Crociato – Lavoro, Giustizia, Libertà»! Saranno finalmente appagati gli eredi di Goffredo di Buglione.
    Ma Fonziu non è solo un estemporaneo attivista politicante; infatti il Nostro non è semplicemente un virtuoso, ma financo un poliedrico esponente della secolare e benemerita arte italiota di arrangiarsi. Originariamente campanaro della cattedrale di Agrigento, capofila delle manifestazioni folkloristico-religiose, sodale del noto barbiere/candidato/anchorman Giovanni Bivona, istrionico interprete di un implacabile boss ne La Provola, infine opinionista sportivo per Teleacras.
    Fonziu si ostina tuttavia a chiamare quest’ultima Teleakragas, mutuando il nome greco della città, o più verosimilmente quello della locale squadra di calcio di cui è tifoso e presunto talismano, proponendosi indubbiamente come custode della migliore tradizione intellettuale cittadina, secondo solo a Pirandello che si laurea a Bonn in filologia con una tesi sul dialetto di Girgenti.
    Proprio l’emittente televisiva agrigentina è la chiave di svolta per le campagne politiche – ahimé vane – di Fonziu Purtusu, il quale è divenuto oramai ospite fisso del molesto Angelo Ruoppolo al TG di Teleacras, anche grazie all’immancabile (seppur adombrato) patrocinio di quel genio della comunicazione televisiva, giornalistica, politica che risponde al nome di Lelio Castaldo. Parallelamente ad un’onesta carriera di giornalista “serio”, il Castaldo ha intuito che la piccola rete girgentina potesse affrontare l’agguerrita concorrenza del mondo delle TV locali solo combattendo sullo stesso campo di battaglia: il trash. Ma con altre armi. Non tanto il cantantato neomelodico, quanto un mix di talk show, dibattiti, approfondimenti politici, persino trasmissioni culturali (come la superba rubrica “e-letteraria” di Giovanni «Maestro di Vita» Bivona) conditi in salsa munnizzara.
    Ma torniamo a Fonziu e alla prova filmata della sua extra-ordinarietà. Si tratta di un documento rarissimo, opera del geniale regista agrigentino Massimo Puglisi (www.massimopuglisi.it): appunto la sit-com La Provola del 2001, nella quale Fonziu interpreta don Fofò, il boss “re della carta igienica”. Sulle note di una colonna sonora stile Casa Vianello, sottolineata dalle grasse risate tipiche delle sit-com statunitensi, si dipanano le vicende di un placido paesino sicano, Giancasciolo, teatro dell’accesa rivalità tra le bande antagoniste di don Fofò e don Luzziddu, metafora ridanciana e satireggiante di quello che qualche mente sopraffina chiama, con lessico da meteorologo, “fenomeno mafioso”.
    Anticipare la trama e l’ordito di quello che viene presentato come il primo episodio della serie (ma in realtà risulta esserne l’unico!) ci appare empio e ingeneroso. Certamente la forma della sit-com conferisce ulteriore originalità ad un prodotto già validissimo, rimarcandone il carattere gioioso e dilettevole. A ciò si aggiungano alcune felici trovate nella sceneggiatura, a partire dalle azzeccate scelte onomastiche, per arrivare al curioso tic di cui soffre Fonziu nelle vesti di don Fofò. Se la sindrome di Tourette porta chi ne è affetto a non controllare le proprie intemperanze verbali e a snocciolare insulti e improperi a destra e a manca, la sindrome di Fofò è diversa, ed è giocata perlopiù su quelle che il sociologo Grant Farred chiamerebbe “complessità ideologiche dell’adesso”.
    Speriamo che questo documento possa aiutare a divulgare il verbo e il carisma del Nostro amato istrione paladino, fiduciosi che si avveri la profezia secondo cui «un giorno i bambini a carnevale si vestiranno di Fonziu Purtusu». Facciamo nostro quest’auspicio di Massimo Puglisi, la mente geniale che oggi ci permette di godere di questo brillante contributo al trash di qualità, a cui vanno i ringraziamenti e gli onori che le élite cosiddette “culturali” e i recensori gli hanno inopinatamente negato.

    Giorgio Gigio

    Tutte le puntate della Provola: 1234

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Commenti

  • Saamaya il 30-04-2009 alle 12:24

    Don Fofò mi ha davvero conquistata: mica "pizza-e-fichi"!Filmato di straordinario impatto, simpatia frizzante, nostalgici paesaggi e recitazione.. beh, ho visto di meglio, ma son disposta a lasciar correre.Per non parlare dei forti riferimenti storici, artistici, in un momento in cui, diciamolo, c'è grossa crisi. La prosa cuffariana dei dialoghi è un'antologia di comunicazione politica, già un must, pronto a replicarsi che so io, in Sardegna, etc..1..2…adesso (scinzell)!!è già il mio motto.ahhahaMa, il socio-scemo è stato per caso assoldato dal film Gomorra..?Occhio, Cirus, che Gigio supera il Maestro.:-P(grazie per il sorriso della giornata)

  • cuozzo fritto il 30-04-2009 alle 14:25

    Consapevolezza assoluta.

  • Saamaya il 30-04-2009 alle 15:28

    RIS-POSTA……..!!

  • Peppe il 30-04-2009 alle 17:34

    Vogliamo solo muzzarelle napoletane!

  • Romanticona il 30-04-2009 alle 18:57

    Vogliamo una soap con Gennarone e Tonino Scienziato!

  • Chiappe Allaria il 30-04-2009 alle 18:27

    Ed io voglio il Fonziu opinionista sportivo.