Nelle ultime fasi della sua carriera, il compianto Bruno Mattei si era specializzato in film che ricalcavano modelli decisamente fuori moda: con Scalps (1986) e Bianco Apache (1987) rilanciò il genere western oltre il tempo massimo; con Cruel Jaws (1995) riesumò i fasti dello Squalo di Steven Spielberg; con Mondo cannibale (2005) omaggiò i famigerati […]
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Solo un regista come Bruno Mattei, in Italia, poteva dare vita a un horror postatomico interpretato da pantegane assassine (negli USA ci aveva già pensato Andy Milligan con L’invasione degli ultratopi). Rats, notte di terrore (1984), è una variazione sul tema “un gruppo di persone rinchiuse in un ambiente claustrofobico fronteggia una minaccia dall’esterno”, come […]
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Da Cicciolina amore mio (Bruno Mattei, 1979), eccovi la strepitosa sequenza della passeggiata di Ilona Staller per le vie della capitale. Un misto tra nouvelle vague, documentario e candid camera, con un surplus di trucidume nei dialoghi che ci riporta a Roma di Fellini. Colonna sonora del geniale Gianni Marchetti (Il sole nella pelle, Emanuelle […]
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Solo un sognatore come Bruno Mattei poteva pensare di resuscitare nel 2003 un genere morto e sepolto come quello cannibalistico. Il genere aveva infatti prosperato a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, nell’era gloriosa dell’exploitation all’italiana, con titoli come Cannibal Holocaust, Mangiati vivi!, Emanuelle e gli ultimi cannibali. Gli ultimi antropofagi su […]
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Cicciolina amore mio (1979) è una preziosa testimonianza dei tempi in cui Ilona Staller, prima di dedicarsi a tempo pieno all’hardcore, accendeva le fantasie di Roma e dintorni dalle frequenze di Radio Luna. Le sue dirette a luci rosse divennero così famose da meritare una trasposizione cinematografica, firmata dal maestro del trash Bruno Mattei con […]
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Da Emanuelle e le pornonotti (1978), morboso ed esilarante mondo movie di Joe D’Amato e Bruno Mattei, un luna park di Atlanta che più farlocco non si può. Tra le principali attrazioni spiccano il misuratore di virilità e un tiro a segno che si chiama “tre palle un culo“. Ma nulla può competere con il […]
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Noi dobbiamo amarci! Unire i nostri corpi sul talamo profano del Dio del sesso! Da La vera storia della Monaca di Monza (1980). Regia di Bruno Mattei, con lo pseudonimo di Stefan Oblowsky. Virginia è Zora Kerova. Il diavolo è preso in prestito dalla Cantata dei Pastori.
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Virus – L’inferno dei morti viventi (1980) è uno degli horror più celebri del maestro dello zeta movie Bruno Mattei, anche se alcuni suoi fan preferiscono i toponi giganti di Rats – Notti di terrore. Siamo sulla falsariga di Zombi di George Romero, con i non-morti che non sono semplici non-morti, ma stanno lì a […]
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