La Passione di Gaetano Gargiulo – Come morì il Dio del trash

  • Questo è il post più importante dell’intera storia di Trashopolis, la dimostrazione di come il trash, la tragedia, il comico e il sublime siano a conti fatti la stessa cosa. Tempo fa avevamo promesso di svelare la verità sulla morte del cantante Gaetano Gargiulo, protagonista di diversi videoclip al di là del bene e del male. Ecco, il momento è arrivato.
    E’ una sera di settembre del 1996 e Gaetano Gargiulo, assieme ad altri artisti locali (tra i quali Peppe Boccardo), deve esibirsi in un concerto di beneficenza presso il Parco Bottazzi di Torre Del Greco. Il presentatore è Elio Polimeno, caratterista apparso in diversi film e sceneggiati televisivi (Il camorrista, La piovra, No grazie il caffè mi rende nervoso, La pelle), sempre nella parte del fetente.
    La Via Crucis di Gargiulo ha inizio pochi minuti prima della sua performance. I tecnici hanno qualche problema con la base musicale. Polimeno è costretto a perdere tempo sul palcoscenico, parlando di argomenti di estrema irrilevanza. Il pubblico si rompe i coglioni e protesta. Finalmente sembra che tutto sia a posto. Gargiulo sale sul palco accolto da Polimeno e da un ignoto cabarettista. Quest’ultimo, per stemperare la tensione, esclama: “A’ base è pronta, o’ putimmo ricoverà” (“La base è pronta, possiamo ricoverarlo”). Profetico. Tutto a posto? Gargiulo impugna il microfono e parte la base musicale. Il guaio è che questa maledetta base parte già a metà canzone, rivelando un imbarazzante segreto: Gargiulo canterà in playback. Il cantante agita nervosamente le braccia. Il pubblico sghignazza. Un bambino saputello grida che il re è nudo. C’è già abbastanza materiale perché questa serata diventi indimenticabile. Ma non è ancora successo nulla.
    Gargiulo inizia a cantare Malafemmina, il classico di Totò. In playback, naturalmente. Gli spettatori lo sanno, e seguono l’esibizione con scarso interesse. Gargiulo barcolla sul palcoscenico. Forse è emozionato. Forse è imbarazzato. Chi lo sa.
    Dopo Malafemmina, Gargiulo attacca con La Bruna. Venette da tanto luntano / nu furastiero / nu furastiero. Mima le parole della canzone per un minuto. Dondola sempre di più. Sgrana gli occhi. Furastiero, e’ danare che sò / quann’ o core fa chello che vò? Straniero, cosa sono i soldi, quando il cuore fa quello che vuole? E il cuore di Gargiulo, in quel momento, fa quello che vuole. Decide di fermarsi. Gargiulo si accascia sul palcoscenico. La sua voce in playback continua a diffondersi nel parco per qualche istante.
    Gaetano Gargiulo morirà pochi minuti dopo, nell’ambulanza che lo trasportava all’Ospedale Maresca. Aveva solo cinquant’anni. Al dio del trash tocca la sorte dei grandi artisti. La fine di Molière. La fine di Calvero.
    Polimeno non si rende conto della gravità del fatto, crede che si tratti di un semplice malore e decide che lo spettacolo deve andare avanti. La notizia della morte di Gargiulo arriverà un’ora più tardi. Il concerto viene sospeso.
    Qualche giorno dopo mi trovavo a parlare della morte di Gargiulo con Peppe Boccardo, davanti alla sua bancarella di videocassette di contrabbando. “Forse si è emozionato – mi disse – Cantava da tanti anni, eppure non gli era mai capitato che qualcuno lo applaudisse con tanto entusiasmo”.
    Applaudire con tanto entusiasmo? Nel corso del concerto il pubblico non sembrava affatto entusiasta. Nessuno applaudiva.
    Nessuno, tranne tre giovanotti. Io, la mia compagna Titti e il nostro amico Lello. Eravamo gli unici ad applaudire. Con tanto entusiasmo.

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    20 Marzo 2008

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Commenti

  • Anonymous il 20-03-2008 alle 16:07

    Nooooo… Elio Polimeno… il MITO DEI MITI… meglio noto ne "Il camorrista" come "Lojacono di Pagani"… il luogotenente del Professore con i denti mancanti a due a due (mitica la scena "Ricit u'prufsssor ca facess COCC CCOS"), colui che dopo che il Prof tenne il so discorso di insediamento ebbe a a proferire una frase, ormai diventata un cult "A mmè… m'a fatt arrizzà u cazz". Beh… la sua frase sull'ambulanza è stata profetica… non c'è che dire. Su Gargiulo che dire… solo i più grandi muoiono sul campo di battaglia…Paolucciooooo

  • ciccio graziani il 20-03-2008 alle 16:57

    non plus ultra.

  • Cuozzo fritto il 20-03-2008 alle 17:16

    Gargiulo lavorava al cimitero di Torre del Greco.

  • Verde natura il 20-03-2008 alle 17:31

    Cazzarola, siamo ai livelli di Sex Feet Under!

  • Kyle il 20-03-2008 alle 17:52

    C'è qualcosa di macabro e triste in questo videoclip ma accolgo la tua precisazione del disclaimer e ti ringrazio di averlo mostrato. Riposino in pace.

  • Michele Olivo rulez il 20-03-2008 alle 18:33

    Come il grande Moliere è morto sulla scena.Onore a Gaetano Gargiulo!

  • Marco il 20-03-2008 alle 19:22

    ma la frase “A’ base è pronta, o’ putimmo ricoverà” non vi fà pensare a qualcosa di strano…?

  • jacksilver il 20-03-2008 alle 19:57

    anno domini 1996, e dopo nulla fu più come prima.ci mancherai, Re del trash

  • Gennaro 48 il 21-03-2008 alle 01:48

    Cirù,fossi nu poco seccia?

  • Calvino il 21-03-2008 alle 02:05

    In tutto questo, Peppe Boccardo è ancora vivo?

  • Romanticona il 21-03-2008 alle 02:28

    No kuros, dimmi che è tutto falso.

  • Immutator Mirabilis il 21-03-2008 alle 09:08

    Anche il povero Elio Polimeno morì sulla scena. (Quasi) Al termine di una cantata dei pastori nella chiesa dell'Assunta dove – come al solito – aveva fatto splendidamente la "caruta" del diavolo. Tornò a casa. E morì. Era il 6 gennaio, o giù di lì.

  • Romilda snob il 21-03-2008 alle 13:06

    Ciro, non voglio crederci…dimmi almeno che Arcangelo lumaca e Ruggiero sono vivi.

  • giacomo il 21-03-2008 alle 22:07

    comuneuq precisazione elio polimeno nel film camorrista interpeta la figura di scagnozzo del camorrista figura con i baffi tozza che si nutra in una scena del sangue di un avversario del professore e alla fine si pente dicendo queste mani ne hanno ammazzati tanti anche se era un caratterista poco piu che una comparsa era una parte di Napoli che ora non ci sta piu me lo ricordo sopratutto per il film il caffe mi rende nervoso in cui interpretava mastino imrpobabile goffo e simpatico cammorista ….

  • Anonymous il 21-03-2008 alle 23:17

    Veramente??? La parte di Gaetano Zara???

  • giacomo il 22-03-2008 alle 14:18

    si fa la parte del baffuto e robusto uomo che sta sempre in galera commettendo le nefandezze per il professore nel film il caffe mi rende nervoso fa la parte di mastino il cammorrista dal cuore buono memorabile la scena in cui punta la pistola contro lello arena e la restituisce a lello arena dopo che lo stesso dici masti ma tu la tieni una mamma a casa e stasera cosa gli dici ho ammazzato un uomo …http://it.youtube.com/watch?v=BZ-GAQnIckI&feature;=related

  • Anonimo del kaiser il 06-10-2008 alle 16:05

    Ha ragione Giacomo, Polimento era Gaetano Zarra ne "Il Camorrista". In ambito musicale, non so se prima di Gargiulo toccò a qualcuno la stessa sorte; qualche anno più tardi, però, un infarto colse Mark Sandman dei Morphine nel momento dei saluti al termine di un'esibizione a Palestrina.A Dimebag Darrell (ex Pantera) le cose andarono anche peggio: fu trucidato da uno squilibrato durante un concerto.