Il Purpo di Ciro Biondino – Parte 1

  • Per diversi mesi ci siamo posti il problema se proporvi o meno questo indescrivibile Purpo. Si tratta infatti di un’esperienza di trash estremo, troppo difficile e ostica persino per i nostri spettatori abituali. A questo si aggiunga la pessima qualità della videocassetta in nostro possesso, ma quando un’opera è così rara non si può essere troppo esigenti. Il purpo è uno strano oggetto, in bilico tra la fiction, il cinema e il filmino amatoriale, che fu girato nel 1989 dall’attore-regista di Torre Del Greco Ciro Biondino. L’opera andò in onda a puntate su Tele 2, una gloriosa emittente locale che all’epoca trasmetteva persino le dirette di Gennaro D’Auria. In un secondo momento Biondino accorciò e rimontò lo sceneggiato e noleggiò a proprie spese il Cinema Oriente di Torre Del Greco per videoproiettarlo ad amici, parenti e qualche eventuale ammiratore. Quest’ultima versione (che vi presenteremo in ogni sabato divisa in sette parti) è l’unica sopravvissuta all’usura del tempo e alla smagnetizzazione delle VHS.
    Cosa succede nella prima parte? Dopo i titoli realizzati col Commodore 64 e le musiche abusive di Ennio Morricone, assistiamo all’incredibile sigla, con il commissario Ciro Biondino che si contorce davanti alla telecamera e subito dopo mima l’uccisione di un vegliardo (nel corso della fiction scopriremo che il nonnetto è un crudele capomafia). Poi entra in scena un chiavico che, in cinque interminabili minuti va a prendere il caffè, telefona, entra in macchina, guida e raggiunge su una spiaggia il vecchio che Biondino aveva assassinato nel teaser. Torna in scena Biondino, che telefona alla moglie scimmiottando un vecchio spot della Telecom (“Mi ami? Ma quanto mi ami?”). L’idillio è interrotto dalla notizia di un omicidio sulla spiaggia, e l’eroe si reca sul luogo del delitto mentre senza motivo infuria in sottofondo Eye of the tiger da Rocky 3. Giunto a destinazione, Biondino scopre che la vittima è il chiavico di cui sopra.
    Con il Purpo siamo al di là di ogni parametro estetico. Tortura prolungata o godimento assoluto? Improponibile dilettantismo o ridefinizione di ogni paradigma narrativo? Se ci pensate bene, lo stesso ragionamento valeva anche per le opere più complesse e inguardabili di Warhol, tipo Empire o Sleep, nove ore di inquadratura fissa di un grattacielo o sei ore di ripresa di un tale che dorme. Il Purpo rappresenterà la linea di demarcazione tra gli iniziati che hanno colto il reale senso di Trashopolis e i profani che ritengono che il nostro sia un normale sito di video divertenti. Questo è trash d’essai alla massima potenza. E’ la vostra prova del fuoco.
    Il purpo tornerà sabato prossimo. Bisogna vedere se tornerete anche voi.

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Commenti

  • pm il 24-05-2008 alle 14:44

    ok a parte le manchevolezze di cui parli il film è un autentica finestra di vita di quell'epocainsomma, lo ritengo culturalmente imporante, benché artisticamente nulla questio sulle tue affermazioni.anche i plagi e gli scimmiottamenti fanno parte della cultura del luogo. per me è una perla, grazie di avermelo fatto scoprire.credo che qualche antropologo ti ergerebbe una statua per cotanto impegno! ciao

  • Anonymous il 24-05-2008 alle 15:55

    vorrei solo far notare la somiglianza della scena in macchina, con la sigla di apertura de "i Soprano". Sono identiche!cerberoleso

  • bernie il 24-05-2008 alle 16:14

    Stavo già male durante i titoli di testa "lisergici".Ma il piano sequenza iniziale!La cassiera che sorride in camera!Il tizio con la sacca da bowling in spiaggia!Quel leggero tremolio della camera a mano e la colonna sonora montata a casaccio!Capolavoro assoluto, questo tipo è un genio indiscusso.

  • Verde natura il 24-05-2008 alle 16:30

    Come nel Mariolo, un chiavico viene freddato senza garanzie.

  • Trashino il 24-05-2008 alle 16:38

    Un film svolto quasi completamente nelle automobili.

  • Harakiri il 24-05-2008 alle 16:49

    Sarà contento Panattoni, per la scelta di Eye of the Tiger nella colonna sonora abusiva.Ma avete notato la scritta a pennarello sulla cabina telefonica?Questo è cinema-verità!

  • Jacksilver il 24-05-2008 alle 18:00

    Ciro, sei immenso.sia Ciro biondino che Ciro Ascione , per inteso 😀

  • Gennaro 48 il 24-05-2008 alle 18:47

    Anche le attrici sono purpi.

  • Romilda snob il 24-05-2008 alle 18:55

    @ Trashino.O presso qualche cabina telefonica.

  • meemmow il 24-05-2008 alle 21:11

    Ciro Biondino, figlio di un Jean Pierre Melville minore. Da me per ora questo è tutto.

  • Anonymous il 24-05-2008 alle 21:02

    ce mette mezz’ora per tirare un fazzoletto,ed alla fine prende la pistola con le mani!!!ahahahah!!!incredibile!un genio!

  • FRANCYxxx1980 il 24-05-2008 alle 22:02

    una certa atmosfera si crea, non possiamo negarlo…ovviamente i titoli di testa sono lunghi e scritti manco con Commodore, con un pc più vecchio ancora.
    Non riesco a capire se il chiavico sembra:
    1) Tullio De Piscopo
    2) Leone di Lernia
    3) un pappone qualsiasi
    Possibile che sta cosa sia andata in onda in tv?
    Invece nel ’94 su Telenorba facevano Il polpo, parodia de La Piovra, con Toti e Tata

  • Kyle il 25-05-2008 alle 16:34

    Questo è davvero cinema di sperimentazione: che ritmo veloce e serrato!!
    Ad ogni modo, Kuros, mi stai dicendo che io prendo spesso il caffè dove fu girato questo capolavoro? Ommioddio.

  • Cicciobombocannonier il 25-05-2008 alle 19:27

    Meraviglioso, non ho altro da dire. Per non parlare delle immagini di una torre che non c'è piu le cabine telefoniche, il benziaio e la "Mu-lat" a corso vittorio emanuele…

  • Giuseppe il 25-05-2008 alle 19:43

    a metà strada tra il nonsense, i video d'avanguardia e il surrealismo, questo video lascia davvero esterrefatti…Tra l'altro il chiavico viene ucciso dal vecchio che viene ucciso dal commissario che, a questo punto, non credo faccia una bella fine…

  • Giovanni Natoli il 17-02-2009 alle 21:00

    minchia, pure Città Violenta di Morricone…