Non pensano ad altro, questi zozzoni

  • Nuovo appuntamento con Renato Polselli, autore complesso e variegato, la cui opera non può essere ricondotta solo alla celebre scena di somarofilia contenuta nel film Oscenità. In Riti, magie nere e segrete orge nel trecento (1971) l’autore si cimenta con l’horror demoniaco, portandosi appresso il cast abituale dei suoi pornazzi. La vicenda, quasi incomprensibile, narra di una strega di nome Isabel, bruciata viva nel medioevo e tornata a turbare i sonni di un gruppo di nobilastri contemporanei. Rita Calderoni, nella parte di una contessina sciroccata, è la prima ad accorgersi che Isabel reclama la sua vendetta. Ma la sua crisi di strizza sfocia prima in una lesbicata vecchio stile, poi ci si mette anche l’inevitabile giardiniere mezzo scemo. Cosa ci facciano nella stanza dell’orgetta quei pupazzi tipo Mucca Carolina resta un mistero insondabile. Anche se non l’ha mai confessato, il Mago Gennaro D’Auria è di sicuro un fan di Polselli.

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Commenti

  • Gianni il 03-10-2008 alle 00:05

    A proposito di pupazzi, mica male le pantofole di lei (non so quale delle due, comunque)

  • san il 03-10-2008 alle 00:44

    in fondo non è un film pessimo, ha anche qualche buon momento, no!?..no?no

  • Anonymous il 03-10-2008 alle 01:20

    kuros!làssame stà a gennarone mio!!

  • Calvino il 03-10-2008 alle 02:02

    Che ci fanno i pupazzacci nella stanza dell'orgetta? Kuros, è di Polselli che si parla.

  • Eraserhead il 03-10-2008 alle 02:43

    "Polsellico"

  • antonio76 il 03-10-2008 alle 03:22

    L'occhio truccato di lei è uguale a quello di Alex di Arancia Meccanica. Meraviglievole.

  • Ajax il 03-10-2008 alle 11:31

    "Mò vengo pure io" ahahahhahahahahaha, sublime.