Il terribile dramma di Chiappariello

  • Chiappariello è un bambino difficile. E’ affetto da enuresi notturna (“Tutte le sere piscia a letto“), balbuzie (“E’ balbuziente perché fa sempre pipì“), nanismo (“E’ piccolino, mezzo metro suppergiù“), disturbi dell’apprendimento (“Non gli piace studiare“) ed è privo di amici (“E’ solitario, sempre da solo a camminare“). Una severa figura paterna, ricoperta di fronde come una divinità boschiva, si materializza dai suoi incubi e minaccia di castrarlo (“Io gli taglio il pistolino, non lo faccio più sparare“). Un caso clinico freudiano trasformato in lugubre canzoncina infantile da Franco Schettino, che rappresenta per l’infanzia dell’agro nocerino ciò che lo Struwwelpeter di Heinrich Hoffman rappresentava per la società prussiana. Gli esecutori del brano sono lo stesso Schettino e il collega Pino D’Andrea.

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    13 Luglio 2009

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Commenti

  • Lisetta e Vanni il 13-07-2009 alle 16:07

    Bell' espressione, Frank.

  • Romanticona il 13-07-2009 alle 20:14

    Un' infanzia felice.

  • cuozzo fritto il 14-07-2009 alle 00:09

    Grande Frank.

  • Ajax il 14-07-2009 alle 13:09

    Belle le vallette è_è

  • Anonymous il 11-08-2009 alle 02:36

    LASCIATE STA A FRANCO PECCHE' E' PECCATO!!!

  • […] e c’è persino il compianto Michele Gallo alle tastiere. Si fa riferimento al personaggio di Chiappariello e c’è una preziosa esecuzione live di un passaggio della Campagnola (tempo fa scrivemmo un […]