La batteria si sta scaricando

  • Sembrerebbe un omaggio al cinema grunge degli anni novanta, stracolmo di ragazzi che vivono in simbiosi con la propria camerina portatile. Ma sappiamo benissimo che un maestro come Roy Parsifal non può limitarsi al semplice citazionismo. Mentre infatti film come Generazione X e Giovani, carini e disoccupati individuavano nella telecamera un dispositivo attraverso il quale gli adolescenti davano sfogo al proprio bisogno di autoreferenzialità, in questo I racconti anali di mia madre Parsifal ribalta crudelmente il punto di vista e inscena la fagogitazione dell’oggetto-camera da parte della Madre. La ricerca di libertà e di indipendenza del giovane attraverso il dispositivo elettronico è destinata a sfumare e ad annullarsi in un ritorno al corpo materno, dominante e oppressivo. E cos’è la metafora della batteria che si scarica se non un chiaro riferimento all’impossibilità della fuga?

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    14 Dicembre 2010

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  • Trashopolis TVB il 14-12-2010 alle 18:14

    Non ci sono più gli incesti di una volta

  • KGB il 14-12-2010 alle 18:39

    ma perchè parsifal ha sta fissa per l'incesto? oltre che per i cessi?

  • Ciro Ascione il 14-12-2010 alle 18:48

    Ha la fissa per la fessa del cesso incestuoso…

  • sebastiano il 15-11-2011 alle 00:55

    qualcuno sa come si chiama questa attrice?