Massimo rispetto per i Coccobelli dei tempi d’oro che, persino in un contesto di farsaccia napoletana, riescono a tenere in vita una sana fiammella di sovversione, sottilmente blasfema. Lo sketch (stavolta privo di brani musicali) si chiama Pellegrinaggio a Pompei, protagonisti due cafoni in visita al Santuario. Si ride e si scherza con cliché piuttosto scontati (la fame e la cacca), ma il numero ha una notevole impennata non appena si arriva all’equivoco tra funzioni liturgiche e funzioni corporali. Interessante anche la figura dell’uomo-macchina, un androide severo e sornione interpretato dallo scomparso Agostino Palomba, autore di molte canzoni coccobelliche. Grazie come sempre ad Angelo Lanzieri per averci passato la clip.
Massimo rispetto per i Coccobelli dei tempi d’oro che, persino in un contesto di farsaccia napoletana, riescono a tenere in vita una sana fiammella di sovversione, sottilmente blasfema. Lo sketch (stavolta privo di brani musicali) si chiama Pellegrinaggio a Pompei, protagonisti due cafoni in visita al Santuario. Si ride e si scherza con cliché piuttosto scontati (la fame e la cacca), ma il numero ha una notevole impennata non appena si arriva all’equivoco tra funzioni liturgiche e funzioni corporali. Interessante anche la figura dell’uomo-macchina, un androide severo e sornione interpretato dallo scomparso Agostino Palomba, autore di molte canzoni coccobelliche. Grazie come sempre ad Angelo Lanzieri per averci passato la clip.
Commenti
Mi piace, mi piace, mi piace!
Che chicchina!!! hihihihihih