Il satanismo neomelodico di Mimmo Ferrone

  • Mentre su Youtube impazza il falso neomelodico satanista Jo Monaciello, simpatica parodia che solo gli sprovveduti possono scambiare per  un autentico fenomeno trash, noialtri siamo riusciti a mettere le mani su un reperto d’epoca altrettanto sulfureo, ma molto più genuino e ruspante. Beccatevi Voglio L’anema, brano della fine degli anni novanta in cui il semisconosciuto Mimmo Ferrone s’immedesimava con Belzebù  in persona e prometteva alla provasella di turno amore e ricchezza in cambio della dannazione eterna. Una canzone realmente democratica, che ci dimostra che per vestire i panni del Maligno non è necessario essere raffinati depravatoni alla Mick Jagger e che persino un bravo guaglione di miezzo alla via può spacciarsi per l’incarnazione suprema della malvagità. Nei nostri occhi resterà per sempre impressa la repentina comparsa di Ferrone, che si materializza dal nulla con uno stacco d’inquadratura da cinema del tardo Ottocento (ma almeno Meliès ci metteva una nuvoletta di fumo). Per riempire il video, altrimenti piuttosto monotono, il montatore inserisce a capocchia frammenti di un non identificato film horror. Nota a margine: l’audio stracolmo di fruscii rendeva assai problematica la sottotitolatura del pezzo. grazie di cuore al nostro vecchio amico Kyle che ci ha dato una mano in questa titanica impresa.

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Commenti

  • Mimmo il 23-11-2011 alle 17:30

    Ah beh fa a gara con il Satana di "Giorni Contati" 😀

  • Lorenzo Terzi il 23-11-2011 alle 21:28

    Zio Peppe direbbe: "Chiste hanno auscite pazze, 'on Pascà!".

  • blutimolo il 24-11-2011 alle 18:28

    abracaem!!!

  • anna stella il 11-12-2011 alle 10:40

    ,Uno

    dei filoni più discussi della produzione musicale napoletana degli ultimi anni è sicuramente quello dei neomelodici, genere

    nato tra gli anni ’70 e ’80, che pur non rinnegando totalmente la canzone napoletana classica, se ne distingue per costume,

    linguaggio, presenza scenica e pubblico. Il fenomeno esplode negli anni ’90.nel 2011 invece troviamo nuovissimi ed eleganti

    voci tra cui Rosy Lai ,emiliana cantone,francesca marini che diventano veri e propri miti popolari di divismo e vamp che

    ricordano le femme fatal degli anni 30 40. È in questi anni che le canzoni dei neomelodici varcano i confini del vicolo.

    Mentre Gigi D’Alessio è un idolo internazionale, qualcuno prova nuovi generi musicali e collaborazioni trasversali, come

    Antonio Ottaiano con Renzo Arbore, Marco Zurzolo e Daniele Sepe, o ancora Franco Ricciardi con Peppe Lanzetta e Luca Persico

    dei 99 Posse.

    Nel corso degli anni il fenomeno neomelodico si è ulteriormente diffuso e differenziato al suo interno. Così mentre qualcuno

    mira alla platea nazionale (come Gigi Finizio e Gianni Fiorellino che partecipano al Festival di Sanremo), e altri restano

    fedeli alla scuola di una volta (come Giovanna De Sio, Gianni Celeste, Fabio Cozzolino), la nuova generazione si rinnova

    richiamandosi ai moderni modelli musicali in voga tra i giovani.