Posts Tagged ‘Concetta Mobili’

  • Concetta Mobili contro il sosia di Elvis

    Concetta Mobili contro il sosia di Elvis

    12 Novembre 2007 | Concetta Mobili, Tv private | Commenti

    Il famigerato ristorante I 4 Caini miete un’altra vittima illustre. Dopo l’umiliazione di Mario Merola da parte di una bambina di 3 anni, stavolta tocca a Concetta Mobili. La voce dell’imprenditrice è sovrastata da quella di un grottesco sosia di Elvis Presley che canta a squarciagola Surrender (versione americana di Torna a Surriento). A nulla […]

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  • Mario Merola e Concetta Mobili

    Mario Merola e Concetta Mobili

    21 Ottobre 2007 | Cantanti, Concetta Mobili, Leggende napoletane, Tv private | Commenti

    La voce e la presenza scenica di Mario Merola non si mettono in discussione, e il brano è un classico della canzone napoletana. Ciò che rende memorabile questa clip è però la partecipazione di Concetta Mobili nella parte (anagraficamente poco credibile) della mamma di Merola. Nelle sue televendite l’imbonitrice di salotti volle inserire una rubrica […]

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  • La Famiglia per Concetta Mobili

    La Famiglia per Concetta Mobili

    8 Ottobre 2007 | Concetta Mobili, Tv private | Commenti

    Quanto ci manca Concetta Mobili . Un’imprenditrice dal volto umano, quasi incurante del profitto dell’azienda e molto più interessata a impartire lezioni di vita. Dopo l’elogio dei rapinatori, Trashopolis vi presenta un altro raro reperto concettesco: una riflessione sulla crisi della famiglia allargata nel Mezzogiorno d’Italia. Nel monologo di Concetta non c’è alcun riferimento al […]

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  • La giustizia di Concetta Mobili

    La giustizia di Concetta Mobili

    20 Settembre 2007 | Concetta Mobili, Tv private | Commenti

    L’imbonitrice di mobili Concetta, scomparsa pochi anni fa, in una delle sue performance più memorabili. Partendo dall’archetipale saluto ai detenuti, segno caratterizzante delle radio private partenopee, Concetta teorizza la legittimazione del familismo immorale, attraverso l’enunciato Chi fa nà rapina ù voglio bene, ci rong nù bacione perché o’ fà pe ghì a mangià i figli […]

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