I bambini della Lega scoprono la patata


  • Una pallottola – sosteneva il senatùr Umberto Bossi – costa solo cento lire. Una patata costa un po’ meno, ed è usata come arma contundente dai giovanissimi Leoni di San Marco, futuri patrioti padani. Il film è La carica delle patate (Walter Santesso, 1978), oscuro sottoprodotto per ragazzi girato a Venezia e dintorni. Memorabile la marcetta militare che chiude la pellicola: “La guerra non fate senza avere patate / ammucchiate in grande quantità! / Le buone patate oggi non le mangiate / perché ognuna un proiettile sarà!“. Mario Borghezio, commosso, ringrazia.

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Commenti

  • Gennaro 48 il 01-09-2008 alle 01:14

    Speravo in un grande ritorno delle patate.

  • Alexandro il 01-09-2008 alle 05:45

    Non capisco come fai ad avere tanti visitatori cò stè stronzate … ah, già ! ci sono cascato pure io.Senti Kuros, se ti va posso aggiungermi anche io al caro ano. Anche io ho tempo da perdere e anche io sono così fesso da andare su un blog che non mi piace.Che ne dici ?Così la storia si fa un pò più interessante ?Il nostro caro Ano comincia ad essere stressante.

  • Ajax il 01-09-2008 alle 11:43

    Il testo incomprensibile par essere: "La mia patata in testa molto male certamente non ti fa, però pretendo il rotolo(?) di medicarmelo".Beh è proprio il caso di dire: VIVA LA PATATA e chi ce l'ha data :=)))

  • jacksilver il 01-09-2008 alle 16:31

    a me piace la patata

  • Cuozzo fritto il 01-09-2008 alle 16:55

    Mettete delle patate sui vostri cannoni.

  • Gianni il 02-09-2008 alle 01:12

    Stanno benone le patate sul pistolone.Bentornato, Kuros.

  • FRANCYxxx1980 il 03-09-2008 alle 16:10

    a me era piaciuto tanto questo film, è bellino…ricalca un pochino La guerra dei bottoni.Saranno diventati davvero leghisti sti bambini?Chi lo sa…Kuros, vedo che hai messo la moderazione dei commenti,è da mo che te lo avevo suggerito…

  • Anonymous il 06-09-2008 alle 16:41

    Da piccolo avevo il libro del film in questione!

  • Anonymous il 03-10-2008 alle 00:06

    La cosa inquietante è che il regista, Walter Santesso, se non sbaglio era il paparazzo del "la dolce vita" di fellini