Ecco, lo dicevo io che era un bidone

  • Verso la metà degli anni 80 i cineclub e i circuiti d’essai iniziarono a proporre senza sosta due film “impegnati” del cineasta argentino Hector Oliveira: Piccola sporca guerra (1983) e La notte delle matite spezzate (1986). La critica ufficiale si genuflesse pecorescamente di fronte a questo nuovo Maestro sudamericano, conterraneo di Borges e di Osvaldo Soriano, che trattava temi nobili e problematici come la tragedia dei desaparecidos. C’era un però: i film di Oliveira facevano oggettivamente schifo, erano diretti con una rozzezza e una mancanza di stile che ti faceva venire voglia di rivalutare Bruno Mattei. Non a caso, mentre si camuffava da cineasta problematico, il buon Oliveira partoriva nello stesso periodo roba come questo Barbarian Queen (1986), un sotto-Conan al femminile imbottito di guerriere poppute, nani erotici e orpelli fantasy da fumettazzo burino. Il che, a ripensarci, ci fa venire voglia di rivalutare Oliveira, ora che tutti se ne sono dimenticati.

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Commenti

  • Gennaro 48 il 20-09-2008 alle 01:01

    Io lo dico in continuazione.

  • Verde natura il 20-09-2008 alle 16:05

    Ciruzzo, metti qualcosa di trucido, che ci siamo spompati abbastanza a fare tanti auguri a teeee.

  • Gianni il 20-09-2008 alle 16:11

    Sembra uno di quei rabbini sognati da Woody Allen.

  • Eraserhead il 21-09-2008 alle 03:14

    Ma quella mano che penzola?

  • giuseppe il 21-09-2008 alle 14:37

    ammazza, sti nani stanno dappertutto.

  • Romanticona il 22-09-2008 alle 02:02

    Io non lo cambio con Peppeniello.