Abuso d’ufficio

  • Bisogna ritornare al superbo L’Appartamento di Billy Wilder (1960) per assistere a una disamina altrettanto spietata dei soprusi sessuali in ambiente lavorativo. In Abuso D’Ufficio il maestro dell’antiporno Roy Parsifal scaraventa il suo attore feticcio Rocchino nel mondo dei travet e degli impiegati a cottimo, dimostrando per l’ennesima volta l’anteticità tra sesso e libido. Al di là della crudele messa in scena di una mobbizzazione dal sapore kafkiano (s’ignora quale sia la mancanza dell’impiegata, la natura della pratica “sbagliata” e la funzione stessa dell’azienda), la mano di Parsifal si nota nella raffigurazione dell’ufficio: una scenografia astratta e spoglia, che rinuncia a ogni orpello superfluo (computer, scrivanie, box) per riallacciarsi al minimalismo del teatro kabuki. Perché l’ufficio è soprattutto un labirinto della psiche.

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Commenti

  • gengis il 23-11-2010 alle 17:37

    La camera indugia ossessivamente sui volti dei protagonisti, assolutamente a sfavore dell'ambiente…Ciò nonostante viene inquadrato un televisore (!) e una tenda che nulla hanno del luogo di lavoro… E intanto la segretaria se la ridacchia, così come fa il vice direttore masticando chewing gum…Un capolavoro

  • ninmorfeo il 23-11-2010 alle 18:07

    incredibilmente pietoso oltre l'immaginabile…

  • Trashopolis TVB il 23-11-2010 alle 21:43

    Ciro Ascione ama il suo popolo.

  • AnthonyB il 24-11-2010 alle 11:38

    Io non ho capito bene la trama, ma l'impiegata è non vedente?

  • Pakitondelsol il 24-11-2010 alle 13:56

    ahahahahahahahahaah quando si cerca il "compromesso" la trama del film volge inevitabilmente verso il genere HORROR!!!!!

  • Cidrolin il 25-11-2010 alle 16:02

    Ma secondo voi c'è davvero gente che si arrapa a vedere questi film, o davvero si presuppone lo stesso tipo di pubblico che frequenta le rassegne di cinema d'autore nei più sofisticati cineforum? Perché a parte l'ironia il dubbio mi viene davvero…

  • Ciro Ascione il 25-11-2010 alle 16:20

    Non sopravvalutare il pubblico dei cineforum, ho visto sedicenti cinefili eccitarsi con i film di Kaurismaki.

  • Cidrolin il 25-11-2010 alle 21:54

    Il cineforum è un istituzione concepita apposta per i sedicenti cinefili. Però Kaurismäki non è malaccio. Chissà che nella sua rappresentazione dello squallore umano non condivida qualcosa con l'inarrivabile Roy Parsifal…

  • ahahahahhahaha il 26-11-2010 alle 16:50

    voglio il suo giudizio su questo pompino….ahahahahahahhaha che chiavica

  • Sacra Sindrome2 il 30-11-2010 alle 19:46

    vorremmo inoltre soffermarci sulla funzione evidentemente simbolica e tuttavia ambigua rivestita dagli occhiali da sole dell'impiegata.

    se questo elemento suggerisse una cecità della stessa si avrebbe un'interessante intensificazione del ruolo attanziale della vittima attraverso la mutilazione fisica, con conseguente incremento di pathos e possibilità identificativa da parte dello spettatore.

    se al contrario l'occhiale richiamasse l'immagine dell'edipo holderliniano che "ha forse un occhio di troppo" l'impiegata assumerebbe invece il ruolo attivo di entità destinata a togliere il velo e guardare la verità dell' S RE. a guidare cioè, attraverso il suo sacrificio, gli altri personaggi fuori dal labirinto della mente e del mondo impiegatizio.