Il natale sfigato del Piccolo Nardi

  • Torna su Trashopolis il piccolo Nardi, il bambino che esprimeva la propria ansia di castrazione nel brano A’ nnammurata mia. Altrettanto cupo e angosciante questo Buon Natale del 2001, cantato in combutta con Rino Chiangiano. Nonostante il titolo ingannevole, il Nardino non vuole augurare buone feste agli ascoltatori, ma gettarli nella più cupa depressione. Il bambino prodigio ha infatti perso il papà in un incidente automobilistico, ed esterna il proprio patema d’animo elencando i dettagli deprimenti del suo triste Natale: la sedia vuota, l’albero senza i regali del babbo morto e, soprattutto, la mamma che taglia o’ panettone con le lacrime agli occhi. Dall’oltretomba, la voce di papà risponde ai lamenti del figlio, che si consola sapendo che il genitore adesso “è a tavola con Dio”. Buona grattata a tutti.

    Attenzione: la voce del piccolo Nardi è spesso difficile da decifrare. Ci scusiamo in anticipo per eventuali errori opere e omissioni nei sottotitoli.

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Commenti

  • Anonymous il 24-12-2007 alle 03:01

    In qualità di esperto di filologia nardiana, ti trascrivo il testo per te incomprensibile, che dice: ca pe ssempe mo' a Natale 'o posto ssuoje s'hadda assettà…Un altra perla lost in treanslation è: tu ca sperave 'e me veré ARTISTA.Buon Natale, Kuros 🙂

  • Calvino il 24-12-2007 alle 03:45

    Ricambio gli auguri kuros!Può non affliggere un capitone che si chiama Chiangiano?

  • Comicomix il 24-12-2007 alle 13:29

    Sono profondamente commosso.Con tutto il cuore,Lacrime napulitane….^_^Ciao, mattacchione!

  • Anonymous il 24-12-2007 alle 22:35

    Un saluto dal re dei re dei topiAuguroni

  • Anonymous il 07-12-2009 alle 06:44

    nn è "..che non si possono asciugare!" ma "nun s pò capacità"