Stefania Lay e l’educazione stradale

  • Nel 1998, in pieno boom di stragi del sabato sera, la neomelodica Stefania Lay decise di cavalcare l’onda dell’educazione civica. Nasce così il macabro Una notte a ballare:la cantante, ricoverata in un letto d’ospedale, racconta la tragica sorte del fidanzato, morto per un incidente automobilistico. Nonostante l’argomento iettatorio, l’artista sceglie per il suo brano un ritmo allegro e perfettamente ballabile nelle discoteche di Varcaturo. Le statistiche del 1998 dicono che, subito l’uscita del brano della Lay, i decessi dei diciottenni sulle strade aumentarono in maniera esponenziale. L’autoradio della maggior parte dei ragazzi, al momento dello schianto, suonava proprio Una notte a ballare.

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Commenti

  • Varcaturo violenta il 06-12-2007 alle 18:06

    Sta canzone la sentiamo sempre il sabato sera, alcuni giostrari delle macchine tozza tozza la sparano a tutto volume.

  • Viciè il 06-12-2007 alle 18:14

    Io la lay la do in pasto alla bestia che sta sotto!

  • scustumato il 06-12-2007 alle 19:54

    luca rideva e ppò cantava, e mmò ha ittat'o sang 'e sabat e ssera!!!!

  • Harakiri il 06-12-2007 alle 23:21

    viciè, io credo che Luca SIA la bestia che sta sotto!

  • Verde natura il 07-12-2007 alle 01:28

    Il ritmo da discoteca trova la giustificazione nel fatto che Stefania al suo ex lo riempiva di corna, perciò che costui sia schiattato le fa sotto sotto piacere.

  • Immutator Mirabilis il 08-12-2007 alle 12:21

    @Verde Natura: non vorrei appararire monocorde, ma me lo tiri di bocca, Stefania è 'na zoccola!

  • Cicciobomobocannonni il 08-12-2007 alle 14:14

    La Lay riprende un tema gia sfruttato da Guccini in "Canzone per un'amica". Una ragazza morta in un incidente stradale. Quella della Lay però è un po peggio e sapete perchè ha causato tanti incicenti? Perchè il conduecente staccava le mani dal volante per grattarsi le palle!

  • Kuros il 08-12-2007 alle 14:51

    @ CicciobomboIo trovo molto più da grattamento la versione guccinian-nomadesca. Soprattutto quando Augusto Deaglio dava l'imbeccata al pubblico nei concerti con la strofa "Sull'autostrada cercavi la vita…" e tutti rispondevano allegri in coro "Ed hai trovato la morte!".