I zozzoni di Joe D’Amato

  • Per quanto fosse considerato un capolavoro dalla critica ufficiale, il Decameron di Pasolini ebbe una profonda influenza sul trash all’italiana, dando vita al cosiddetto genere decamerotico. Tra i sottoprodotti del capolavoro pasoliniano ricordiamo Fratello homo sorella bona, E si salvò soltanto l’Aretino Pietro con una mano avanti e l’altra indietro, Metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno, Donne e magia con Satanasso in compagnia, Quant’è bella la Bernarda tutta nera e tutta calda. Anche il versatile Aristide Massaccesi (in arte Joe D’Amato, Michael Wotruba e un fantastiliardo di altri pseudonimi) si inserì nel filone, dirigendo nel 1974 questo Novelle licenziose di vergini vogliose. Nel film Giovanni Boccaccio (Stefano Oppedisano) sogna di finire all’inferno, nel girone dei zozzoni, torturato da un Belzebù barese (Giovanni Di Bella). Un trashone girato con pochissimi mezzi ma con una fotografia da urlo (oltre ad essere regista, Massaccesi era un operatore formidabile).

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Commenti

  • scustumato il 03-04-2008 alle 02:47

    Ciro, grazie mille per essere stato uno dei primi a farmi gli auguri e per avermi fatto ricordare il decamerotico, un genere talmente strampalato da poter essere concepito soltanto da gente che parte da una concezione ultra-peccaminosa del sesso e finisce con l' intostare su qualsiasi cosa come gli italiani.

  • Comicomix il 03-04-2008 alle 17:02

    Kuros, sei contento che ci siamo anche noi?^_^Un sorriso G(Posso chiamarti qualche volta Kuors?)CC

  • Calvino il 03-04-2008 alle 18:06

    Che tempi per il cinema. Altro che perizomi della tivù generalista post defilippiana.

  • Pallina precisina il 03-04-2008 alle 18:12

    I diavoli di Polselli però sono un altro pianeta.

  • Romilda snob il 03-04-2008 alle 19:20

    Sembra uno dei sogni ad occhi aperti di Gennaro D'Auria durante la lezione di Italiano.

  • Romanticona il 04-04-2008 alle 02:12

    Mi fiondo subito in questo Inferno.