Giuseppe Junior – La vendetta


  • Nel suo repertorio il neomelodico undicenne Giuseppe Junior ha già dimostrato di essere uno spietato seduttore, capace di stregare con il suo fascino bambine, tardone e adolescenti. Ma per essere un vero uomo non basta portarsi a letto qualsiasi cosa sia femmina e respiri: è anche necessario rischiare la pelle in qualche faida criminale. E’ quanto succede in Nun o dicere cchiù (Non dirlo più), nella quale Giuseppe duetta con il neomelodico Rino Chiangiano, autore del brano e talent scout di numerosi cantanti-baby. Chiangiano è il fratello maggiore che, dopo la morte del genitore in losche circostanze, cerca di sostituirsi alla figura paterna; Giuseppe è il fratello minore, coraggioso e irresponsabile, che ha giurato di vendicarsi dei killer del suo papà. Riuscirà Giuseppe a realizzare il sogno di tutti i muschilli di Secondigliano, ovvero farsi impallinare da qualche chiavico durante un regolamento di conti? Nota a margine: non esiste un videoclip ufficiale di Nun o dicere cchiù. Il video che vedete è stato realizzato da Trashopolis assemblando immagini tratte da altre clip dei due artisti.

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Commenti

  • Anonymous il 18-08-2008 alle 13:14

    No Kuros, non dovevi svelare l’arcano a proposito del video. io stavo già pariando a pazzo sul “fuori sincrono” 🙂 Ecco perchè mi sembrava cosi strano che si disquisisse di propositi di vendetta sugli scogli di Mergellina o a un tavolino del Gambrinus; mi sarei immaginato piuttosto il retrobottega di qualche lurido bar rionale. Ad ogni modo, ti ringrazio per averci segnalato questa perla di assoluto valore, che ci permette di apprezzare Rino Chiangiano anche da un punto di vista sociale: aiuta i giovanissimi a sfondare nella musica, senza per questo sottrarli all’impiego nella malavita. Chapeau…
    Scherzi a parte… di fronte a musiche, liriche e immagini di questo tipo, non riesco davvero a non sviscerare un certo afflato razzistico, che mi fa quasi vergognare di condividere i natali (ma anche i capodanni e le pasque) con simili artisti.
    Nel senso che io, come molti altri, non sono degno… s’intenda… 😀

    Anonimo del Ka…iser
    (visto che parliamo di afflati razzistici, è inevitabile questo nick)

  • Kuros il 18-08-2008 alle 13:28

    L’incongruenza è l’elemento caratterizzante della poetica di Giuseppe Junior: è infatti il pilastro stilistico attorno al quale ruotano il testo e i videoclip di brani come “‘A minigonna” e “‘A guagiona da’ Smart”. Nel realizzare il video ne ho tenuto conto: se la “ragazza con la smart” è un’appassita cinquantenne, per quale motivo Giuseppe e Chiangiano non potrebbero disquisire di vendetta sulle scogliere di Mergellina?

  • Anonymous il 18-08-2008 alle 16:33

    Touchè!D'altronde, fino a qualche ora fa, ignoravo l'esistenza di questo enfant prodige e, di conseguenza, del suo background artistico che, alla luce delle tue osservazioni, mi pare piuttosto florido :)Anonimo del Kaiser

  • Ajax il 18-08-2008 alle 16:51

    A parte che il pezzo forte di rino chiangiano è il brano duettato col piccolo nardi, ma voi.. a quest'uomo… non gli dareste 30 paccheri a mille lire l'uno solo per quegli inutili occhiali che indossa?

  • Verde natura il 18-08-2008 alle 17:12

    Un uomo come Giuseppe Junior non lascia le cose incompiute. Suo figlio gli porterà a termine la sacrosanta vendetta.

  • Trashino il 18-08-2008 alle 20:33

    Sarà che il padre si contende con Giuseppe la famosa cinquantenne?

  • Anonymous il 18-08-2008 alle 22:41

    Complimenti per il montaggio…ma quanto sono stonati entrambi !!!

  • Chiappe allaria il 19-08-2008 alle 01:09

    Grande Kuros, vedrai che il nostro Giuseppe ti assumerà come regista personale.

  • Anonymous il 19-08-2008 alle 14:36

    Noi ridiamo su queste cose, in quanto sono realmente ridicole e suscitano inevitabilmente la nostra ilarità, ma ci rendiamo conto che tutto questo è un danno ed uno sfrggio alla nostra cultura napoletana? E' come se un erede di Leonardo Da Vinci andasse al Louvre e con un pennarello disegnasse baffi e corna alla Gioconda…Ma la cosa peggiore, e qui denuncerei i genitori di questi bambini (stonati cronici, come il seniores che si dimena nel video), la cosa peggiore è che con questi video e con queste canzoni si educano i bambini alla mentalità malavitosa…"L'aggiu giurato: aggia truvà chi ha distrutto 'a vita a nuje e a papà…"; pensate cosa succede nella mente di un bambino che ascolta…Per non parlare della qualità musicale: INCLASSIFICABILI… Non è possibile che una canzone incisa in sala possa essere cantata in maniera così disomogeneamente stonata e squadrata…Saluti!

  • Kuros il 19-08-2008 alle 15:23

    Marcel Duchamp disegnò i baffi alla Gioconda.

  • Anonymous il 19-08-2008 alle 17:38

    @Anonimo (quello pacifico, mi pare di capire)

    “ma ci rendiamo conto che tutto questo è un danno ed uno sfregio alla nostra cultura napoletana?”

    Per fortuna, questi individui dalle dubbie capacità e dalla fedina penale super-incrostata, non cancelleranno secoli di tradizione canora partenopea, famosa in tutto il mondo.

    A livello più generale, alla luce di quello che hai scritto, ormai ho maturato la convinzione, maccheronicamente espressa che “Napoletanus Faber Ruina Suae”; e a questo proposito mi fermerei qui, onde evitare di sfociare in una sociologia “patologica” ma spicciola, non essendo materia di mia competenza.

    Ti dico una cosa, menomale che la prendiamo con “ilarità”, perchè ci sarebbe da piangere. Il bambino undicenne che si accorge che il pistolotto espleta una funzione che valica il confine della minzione, può anche far sorridere (ebbene si, fa scomPISCIARE, è il caso di dirlo!); gli ettolitri di melassa con cui ci sommergono i neomelodici più romantici altrettanto e, per certi versi, è giusto anche che un pubblico di infimo livello culturale e le peggiori vrenzole abbiano una ragione per sognare di natura pseudo-artistica (che non sia, quindi, il solito giro acchiappa-cuozzi a Mergellina in macchina50); quello che sconcerta è il successo che riscuote il genere “onore e curtielli”. Se da Pino Mauro a Giuseppe Junior (che è come dire “pure ‘e pullice teneno ‘a tosse”) questo filone non ha perso un colpo, vuol dire che c’è una frangia di pubblico che ascolta queste canzoni con convinzione (non per farsi 4 grasse e amare risate come noi), e magari si rispecchia completamente in esse. Non è un caso che lo speaker di una nota emittente partenopea dispensi continuamente PRESTI ritorni a casa a tutti gli ospiti dello Stato. Insomma, mai come a Napoli, quello tra pubblico e canzoni è un rapporto speculare, e se questo è uno dei (tanti?) motivi che ci rende ridicoli agli occhi di chi ci guarda dall’esterno, non possiamo certo dare la colpa a questi ultimi. Questa faccia del cubo che offriamo è l’ennesimo parto della becera mentalità che affligge il napoletano menefreghista e accomodante, quello che non si cura che del suo orticello. Se estendiamo questo discorso sulla mentalità a chi invece sta al potere, ecco che uno dei risultati è che i napoletani non sanno più dove smaltire la loro monnezza; e se torniamo di qualche secolo indietro, ci accorgiamo che la peste dilagò a Napoli per motivi simili… Può bastare?

  • Cicciobombovacanzier il 19-08-2008 alle 20:22

    Ho appena introdotto un amico al mondo di Trashopolis ed è rimasto estasiato dal caro Giuseppe Junior… la nostra abbronzatura ha subito un duro colpo ma ti ringrazio ugualmente caro Kuros

  • Kuros il 19-08-2008 alle 18:41

    @ Anonimo del Kaiser:

    Attenzione:
    a) La rappresentazione della marginalità può benissimo sublimarsi in arte: basta pensare a Johnny Cash, che entrava e usciva di galera ma che poi scriveva capolavori come Folsom Prison Blues. O a Robert Johnson. O a James Brown. O alla cultura rap.

    2) Il genere “onore e curtielli” non parte da Pino Mauro per finire a Giuseppe Junior. Ha origini molto più lontane, si rifà alla sceneggiata di inizio secolo che, nonostante quello che si dica in giro, non è affatto un genere incolto. “Assunta Spina” di Salvatore Di Giacomo è un antesignano della sceneggiata, un autore come Libero Bovio (quello che ha scritto “Zappatore” era un raffinato intellettuale), il cinema-sceneggiata prospera a Napoli fin dalll’epoca del muto (basti pensare a una pioniera come Elvira Notari). Lo stesso Pino Mauro, che raggiunge notevoli vette di trashosità quando si fa dirigere in film sbagliati, è invece bravissimo quando si cimenta con un repertorio classico. Giuseppe Junior è un caso a parte, ma non mi sembra che abbia chissà quale schiera di fan urlanti.

    3) Il problema principale del degrado della musica napoletana non è nella canzone malavitosa, nè nel fatto che buona parte del pubblico di queste canzoni si identifichi con l’atteggiamento sfaccimmoso dei protagonisti. Un criminale può identificarsi anche nel Vito Corleone del “Padrino” di Coppola, ma ciò non toglie che il “Padrino” di Coppola sia un film immenso. Il problema sta invece nel fatto che i neomelodici fanno di tutto per omologarsi ai modelli (di merda) imposti dalle trasmissioni generaliste. E perdono ogni originalità. Pensiamo alla generazione di cantanti pre-neomelodica, a Pamela, a Gloriana, a Tony Astarita, a Giulietta Sacco, ad Antonio Buonuomo. E’ vero, molto spesso eccedevano in pacchianaggine, e in questo caso la passerella su Trashopolis se la sarebbero meritata eccome (magari venissi in possesso dei loro vecchi video). Però avevano personalità, stile, sapevano cantare, spesso componevano splendidi brani. Adesso ci sono solo basi elettriche, look mutuati da “Amici” di Maria De Filippi, situazioni stereotipate, capelli ingelatinati e vrenzolaggini.

  • Gaetano il 20-08-2008 alle 00:16

    Il tuo sito non ha bisogno di commenti, non mi stancherò mai di dirlo. E' superlativo.Ho parlato molto del fenomeno insano dei neomelodici, sul mio blog… ho anche linkato alcuni video di GJ…. eheheh

  • Kuros il 20-08-2008 alle 00:53

    Grazie Gaetano. A proposito, ho linkato i tuoi siti.

  • Luigi il 20-08-2008 alle 02:11

    Mi farei volentieri due chiacchiere con stò bambino.

  • Anonymous il 20-08-2008 alle 11:54

    @Kuros

    Purtroppo la mia vis (o verve, che fa più figo) polemica va a discapito della lucidità di giudizio (hihi); dicendoti che la mia era un’analisi, o meglio un punto di vista, da profano, va da sè che Pino Mauro e Giuseppe Junior sono stati da me sacrificati in veste di capri espiatori, ma avrei potuto citare chiunque, senza scomodare Di Giacomo, la cui importanza culturale non si discute. Casomai quello di cui stiamo parlando è una degenerazione dell’archetipo della sceneggiata.

    Nulla da eccepire su quello che hai detto a proposito di modelli ed eventuali fonti di ispirazione ma, volesse il cielo, quanti degli attuali neomelodici o della frangia più incolta del loro pubblico, avranno sentito nominare Di Giacomo? Per non parlare di Johnny Cash, Robert Johnson, James Brown, Marlon Brando e F.F Coppola, lontani anni luce dalla loro “cultura”. Inutile dirti che se potessi riportare in vita i primi 4, proporrei uno scambio culturale con l’America: noi ci becchiamo Cash, Brown, Johnson e Brando e a loro diamo Erry Mariano, Mauro Nardi, Rino Chiangiano e Antonio Ottaiano.

    Permettimi di azzardare che se proprio un criminale in erba partenopeo debba trarre ispirazione dal cinema, lo farà con il Professore di Ben Gazzara (del quale poi ignorerà il resto della sua carriera), piuttosto che il Vito Corleone di Marlon Brando. Non che quello di Tornatore sia un film trash, ma il suo significato è stato totalmente travisato da chi non avrebbe dovuto nemmeno guardarlo, tanto da fare della figura del Professore, quella di un martire.
    Al massimo, qualche piccolo reietto conoscerà il nome di Brando, giusto in quanto tale, magari sentito da qualche genitore in espressioni tipo “Uà e chi si, Mallobbrand?”. Non credo che la loro conoscenza del mito vada al di là di questa forma di comunicazione. Mi fermo, altrimenti sconfino :S

    Un’ultima considerazione sul rap, che per sommi capi, considero l’equivalente americano della musica neomelodica, se non altro per i valori trasmessi (eccezion fatta per i Public Enemy): “Non ha importanza come, ma cerca di fare quanti più soldi possibili; tromba a tutta forza; gira in Limousine e se becchi qualcuno della East (o West a seconda dei casi) Coast, o magari un bianco, accoppalo senza problemi.” Almeno i nostri neomelodici “malavitosi” ci risparmiano le pellicce di Annabella di Pavia sfoggiate dal viscido 50 Cent, e compagnia bella…

    Anonimo Del Kaiser

  • Kuros il 20-08-2008 alle 14:26

    @ Anonimo del Kaiser:Se parlo di cultura rap, non mi riferisco alle sue degradazioni commerciali, tipo 50cent o peggio ancora Eminem. Quello che volevo farti notare è che bisognerebbe separare il discorso estetico dal discorso morale. Si può benissimo provenire da un universo marginale e creare capolavori, così come si può provenire da un universo marginale e produrre merda. Purtroppo quest'ultimo caso riguarda i nostri neomelodici.

  • Anonymous il 27-08-2008 alle 01:11

    Che triste storia, povero Peppe junior!

  • Anonymous il 12-09-2008 alle 16:10

    comunque esisteil video ufficiale di questo bel componimento, e giuseppe viene ucciso in un circolo compreso di biliardo ….

  • En il 23-04-2009 alle 02:20

    ma é la stessa casa di quando hanno accoltellato al figlio di Chiangiano, Pino Giordano, in Nu sabato sera!Quindi Pino Giordano é nipote a giuseppe junior se la ricostruzione é esatta