Io non sono mastorto e non mi disturbo!

  • Le dolci zie (Mario Imperioli, 1975) è una delle tante commedie sexy che andarono alla grande negli anni settanta dopo il boom di Malizia di Salvatore Samperi. Gli ingredienti erano più o meno sempre gli stessi: un ragazzo alla ricerca della prima esperienza sessuale; un universo di provincia popolato da zie, cuginette e cameriere con la fregna bollente; qualche nonno allupato che si facesse carico degli intermezzi comici; corna, cornecchie e cornacchie a volontà; lieto fine con l’eroe che perdeva la verginità grazie alla donna più avvenente del cast. La ripetitività del canovaccio non impediva agli sceneggiatori di svolgere brillanti variazioni sul tema: ecco così i dialoghi tra Jean Claude Vernè (pseudonimo di Corrado Leveghi) e la graziosa Patrizia Gori, che ben figurerebbero in un Woody Allen dell’età d’oro. Chi l’ha detto che le battute sul deviazionismo da sviluppo e sulla masturbazione si addicono solo alle raffinate galleriste di Manhattan?

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    2 Dicembre 2008

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  • verde natura il 02-12-2008 alle 23:58

    Uh, Simone!

  • Calvino il 03-12-2008 alle 01:35

    Simone preferisce le belle governanti di colore.

  • Anonymous il 03-12-2008 alle 10:55

    Las italianas están buenísimas

  • ciccio graziani il 04-12-2008 alle 00:31

    che bei posti però!!