Il cinema secondo Pino Di Maio

  • L’intervista a Pino Di Maio entra nel vivo: il filmaker indipendente di Marcianise, pressato dalle domande di Kuros, parla del proprio stile di regia. Un po’ come John Ford irritato dalla saccenteria cinefila di Peter Bogdanovich, anche Di Maio rifiuta accostamenti a questo o quell’autore. Il regista non riconosce altri maestri all’infuori del grande Sergio Leone, preferendo avvicinarsi al cinema in maniera istintiva, naturale, senza omaggi e metaletture in stile nouvelle vague. Persino la macchina distributiva è bypassata da Di Maio, che evita ogni compromesso con le majors e fa in modo che le sue opere vengano fruite in maniera diretta e gratuita dal proprio pubblico. Lo scopo principale del nostro amico è quello di raccontare con la telecamera le proprie personali ossessioni e di far felici tanti giovani talenti che difficilmente troverebbero spazio in una produzione professionale. A questo proposito, Di Maio si rivolge alla nostra telecamera e dichiara di essere sempre a caccia di volti nuovi da inserire nei suoi film. Se volete apparire in una delle sue prossime opere, non esitate a contattarlo al 3392563027 oppure allo 0823833018. E ditegli che vi manda Trashopolis.

    Commenti FB

    commenti


    5 Agosto 2009

    Commenti

    Tag:

Commenti

  • cuozzo fritto il 05-08-2009 alle 19:18

    Io telefono.

  • verde natura il 05-08-2009 alle 19:28

    "Per un pugno di Talleri"

  • Anonymous il 05-08-2009 alle 21:47

    Per l'intervista sugli 'sceriffati' nulla da eccepire. Però Kuros, perché non ti compri un cavalletto per la videocamera?O magari e' tutto previsto perche' ti ispiri alla tecnica di Von Trier, con telecamera a spalla fin dai primi esperimenti di Dogma 95'?

  • Mimmo il 06-08-2009 alle 03:23

    Pino,sei grande!

  • Gianni il 06-08-2009 alle 15:57

    Pino Metafisico.

  • Anonymous il 07-08-2009 alle 15:49

    ciao pino voglamo vedere un trael den nuovo film ciao pino

  • Anonymous il 09-08-2009 alle 03:23

    QUINTI ANCHE IO TELEFONO….