I trip catulliani di Fabio De Luca

  • Frammenti da due canzoni di Fabio De Luca, misterioso esponente dell’ondata neomelodica dei primi anni novanta, già noto al nostro pubblico per la fondamentale Ragazzo down. Oggi vi mostriamo invece Sulo sulo e Nun te voglio perdere. Nel primo brano De Luca, in tenuta da cameriere, inveisce contro l’ex fidanzata, che passa “con pelliccia, tacchi a spillo e minigonna” per fiondarsi nella “macchina bella” di un danaroso “scemo con le lenti“. Con un’agudeza barocca, il cantante afferma perciò di odiare quella femmina fino al punto di portarla a letto, ma senza amore. Ancora più elaborato il testo della seconda canzone, con citazioni dai Nomadi (“Io vagabondo senza un’anima sarò“), omaggi feticistici al look delle prostitute (“le calze a rete nere“), trompe l’oeil degni di Salvador Dalì (“le mie lenzuola blu“) e una colta rilettura dell’Ottavo Carme di Catullo, con il “quem basiabis? cui labella mordebis” che diventa nell’opera di De Luca “Chi ti morderà le labbra al posto mio?“. At tu, De Luca, destinatus obdura.

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    18 Dicembre 2009

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  • Gennaro 48 il 18-12-2009 alle 23:30

    Cioè a De Luca si fa duro?

  • Anonymous il 18-12-2009 alle 23:31

    KUROS SEI COME LA FELPA DELLA BEST COMPANy…NU T PUORT CCHIù

  • cuozzo fritto il 19-12-2009 alle 01:19

    Anò, si'm bell tu!

  • Kyle il 19-12-2009 alle 12:35

    Che paroliere sopraffino! Ma le scrive o gliele scrivono?

  • andrea84 il 21-12-2009 alle 12:46

    "Sulo sulo" è il plagio di "'Nu pazzo 'nnammurato" di Fiorella o viceversa?

  • ravazza il 23-08-2010 alle 19:26

    ciaooooooooooo ancora canti???????????? vai a casa