Canto notturno di un capitone errante nella Sanità

  • Da L’ultimo guappo, film del 1978 che segna l’inizio della collaborazione tra Alfonso Brescia e Mario Merola. Maestro insuperato nel proferire sentenze, il Re della sceneggiata approda a un disperato panismo accomunando la propria disfatta esistenziale alla sorte di un capitone, che continua a muoversi pur essendo già morto. Perché un pescivendolo sevizia un capitone fresco a tarda notte, pur non avendo clienti a cui venderlo? E perché questo piccolo capolavoro passa così raramente sulle tv private, a differenza degli altri film di Merola?

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Commenti

  • Pino il 11-02-2010 alle 18:31

    Bei tempi.

  • La Lavatrice il 11-02-2010 alle 20:37

    L'insulto finale ai bei tempi era pane per la dentiera di Zio Peppe!

  • Aldo il 11-02-2010 alle 21:21

    Ragazzi… io ho avuto il grande onore di intervistare MArio Merola per la mia tesi di laurea, dedicata appunto alla cinesceneggiata!Un pomeriggio indimenticabile! Un giorno, se volete, vi racconto tutto!

  • Joe Bananas il 12-02-2010 alle 00:28

    sembra quasi doppiato però

  • Ajax il 12-02-2010 alle 09:21

    E' doppiato ed è quasi meglio dell'originale.

  • Neuropsicologo il 12-02-2010 alle 11:32

    Quel capitone che sembra vivo e invece e morto ci ricorda qualcuno. Vero Ciro? Aahahahahahahah

  • Ano-nimo il 12-02-2010 alle 12:47

    Aldo, senza una prova audio-video puoi aver intervistato anche Jimi Hendrix.

  • Fratello Aléx il 12-02-2010 alle 14:43

    "Perché un pescivendolo sevizia un capitone fresco a tarda notte, pur non avendo clienti a cui venderlo? " ahahahahahahahahah

  • meemmow il 12-02-2010 alle 19:55

    Che il maestro Brescia abbia voluto omaggiare "Cannibal Holocaust" di Ruggero Deodato?A Kuros l'ardua sentenza cinefila.