Deejay Moquette, il nostro profeta

  • Tanto tempo fa, molto prima che Trashopolis emettesse i primi vagiti, circolavano su Internet gli MP3 di due misteriosi personaggi nei confronti dei quali nutriamo quella stessa reverenza che i cristiani riservano ai patriarchi veterotestamentari. I Miti in questione sono Deejay Moquette e Francois De Gerard, due musicisti che, dal 2000  in poi, diffusero in rete un bel po’ di brani musicali con i remix delle voci di Zio Peppe, Gennaro D’Auria, Tonino ‘O Scienziato, nonché di altri personaggi noti e meno noti del sottobosco televisivo e radiofonico di fine millennio. Anche se la vulgata popolare riteneva che dietro i nomi di questi artisti si celasse una sola persona, possiamo affermare con certenza che si tratta di due entità distinte,  legate da un rapporto di amicizia e di comunanza d’intenti. I siti di questi profeti del trash hanno chiuso da tempo, la loro produzione musicale sembrava smarrita, ma per vostra fortuna c’è qui Trashopolis a testimoniare il loro operato. E’ pertanto con orgoglio che oggi vi presentiamo la discografia completa di Deejay Moquette (per quella di Francois dovete pazientare ancora un po’). Cinque album registrati tra il 2000 e il 2004, completi di copertine, falsi press book e logo della Zoza Records, direttamente dagli archivi privati dell’autore. Potete scaricarli cliccando in basso:

    Ma ora, una breve analisi dei contenuti del megapacco:

    A TIPO SNACK (2000). Deejay Moquette esordisce con un album monotematico, che ha come protagonista il leggendario Tonino ‘O Scienziato, la cui voce è remixata in tutte le salse.

    PUZZ…LE (2002). Un piccolo affresco sul sottobosco neomelodico e sul trucidume delle tv e radio libere, con la voce di Zio Peppe a fare da leitmotiv (occhio agli spezzoni inediti!). Da notare l’assolo di Don Luigi (storico ospite di Napoletanissima) nella traccia 5 e il brano finale Santa vergine, tutto a base di spettacolari bestemmioni.

    TIRITITTITTI’ (2003). Aperto da una memorabile invettiva di Peppe Dei Camaldoli (“Quacche merdillo, quacche inchiavicato, quacche cesso, quacche spuorco, quacche mbriacone zuzzuso nchiavicato e curnuto!), l’album mette in scena un duello a distanza tra il Sommo Veggente Gennaro D’Auria e il cartomante Valentino. Cameo dello Scienziato e partecipazione di un bel po’ di mazzamma.

    LIVE AT PAESTUM (2003). Tornano tutti i protagonisti dei precedenti album, ai quali si aggiunge la voce di Aldo Giuffrè interprete dei versi dell’Inferno Della Poesia Napoletana curato da Angelo Manna. Grande uso di brani classici nei remix.

    PRRR… (2004). Ultimo lavoro di Deejay Moquette, una sorta di concept album ispirato alle pernacchie (il titolo di ogni traccia inizia con un “prrr”: Prrrivacy, Prrronto, Prrrosa, Prrronuncia eccetera). Il Gennarone è  protagonista assoluto.

    Bene, adesso non vi resta che immergervi nell’ascolto di più di tre ore  di musica e divertimento. Una piccola curiosità: l’autore ci ha confessato che la moquette del  nome d’arte è una forma di autoscherno volontario, un modo di ammettere che la sua musica non s’innalza oltre il livello del pavimento. In realtà siamo di fronte a un geniale gioco di contaminazione, a una sarabanda di patchwork sonori che per il sottoscritto hanno rappresentato un’importantissima fonte di ispirazione. Chissà, forse senza Deejay Moquette non esisterebbe nemmeno Trashopolis. Giù il cappello di fronte a un grande pioniere del trash.

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Commenti

  • gdnjr il 09-12-2012 alle 15:52

    Grande upload.

  • Nereo il 09-12-2012 alle 23:12

    Genio Fottuto!

  • Trashopolis TVB il 10-12-2012 alle 23:34

    Cazzimbocchio!

  • François il 11-12-2012 alle 00:12

    Dj Moquette è o' cchiu gruosso (aropp'a mme! François)

  • Fran il 11-12-2012 alle 23:59

    Concordo. De Gerard è superiore . Altrimenti non era cazzo di farsi Parigi-Hollywood in autostop

  • chiaponzo il 12-12-2012 alle 15:31

    Ma iat' a tuccà e zizze de femmene