La testimone – Parte 4

  • La testimone, atto quarto. L’ispettore Pino Di Maio si reca a casa della cameriera Monica (Valeria Petri) per convincerla a testimoniare in tribunale contro Tony (Peppino Di Bernardo), un debosciato figlio di papà che ha ammazzato un ragazzo dopo un banale litigio. Tony, dal canto suo, ha stipulato un patto con un potente boss della droga, che gli ha promesso di uccidere Monica in cambio dei suoi servigi. I motivi per i quali Monica, che ha assistito alla lite in compagnia di un’altra ventina di persone, sia individuata dall’ispettore e dall’assassino come testimone chiave del processo, sono così complessi da risultare chiari solo all’autore del film, dotato di una capacità d’indagine psicologica degna del miglior Simenon; il fatto che il narcotrafficante scelga di adoperare il ricco e imbranato Tony come corriere di eroina anziché estorcergli un bel po’ di danaro evidenzia le implicazioni metafisiche della sceneggiatura, che vuole evocare il tema della dannazione faustiana piuttosto che gli stilemi del racconto poliziesco. Dopo la fuga di Monica dalla finestra del bagno (She comes through the bathroom window) e dopo un onirico tentativo d’inseguimento in macchina da parte di Pino Di Maio (c’è tutto il Bunuel dell’Angelo Sterminatore nell’estenuante lentezza della manovra della Punto) si giunge a una delle sequenze chiave del film. Non pago di essere accusato di omicidio e di essersi unito a un giro di spacciatore, Peppino Di Bernardo vede la giovane amante del padre fare footing e cerca di strangolarla in mezzo a un gregge di pecore (scenografia visionaria che riprende quella del capolavoro turco Püsküllü bela di Çetin Inanç). Sublimi gli effetti sonori.

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Commenti

  • Baffona 79 il 23-09-2009 alle 20:05

    Bello Peppino che corre e le busca.

  • the user il 23-09-2009 alle 18:10

    E' incredibile! Più andiamo avanti, più mi rendo conto che questo film ritrae una realtà parallela, un microcosmo a parte, estraneo a qualsiasi consequenzialità logico-temporale, e a qualsiasi clichè scenografico.

    Si comincia alla grande con la spiazzante domanda dell'ispettore: "Che cosa hai visto quella sera?" (mentre io davo per scontato che il fattaccio fosse avvenuto in pieno giorno), che rimette così in discussione l'intera dinamica dell'omicidio.

    Lo stesso ispettore si rende protagonista di un altro colpo di genio quando vuole rassicurarsi che Monica stia realmente rispondendo al richiamo della natura, una frazione di secondo dopo che la stessa si è recata in bagno.
    E' altrettanto straniante constatare come l'ispettore si precipiti a verificare la fondatezza del suo sospetto, per poi lanciarsi all'inseguimento con la reattività di un bradipo narcotizzato.

    Virtuosismi come il sopraggiungere di una pseudo-volante con tanto di sirena afona e invisibile, Tony che non pensa minimamente a freddare l'importuno bifolco testimone, e la negligenza degli agenti che non chiamano un'ambulanza, nè prestano i primi soccorsi al collega babbasone ferito, non sono altro che la testimonianza dell'anticonvenzionalità di questa straordinaria pellicola!

  • Anonymous il 23-09-2009 alle 21:48

    Nel commento di questo film Kuros sta dando il meglio di sè. Complimenti!

  • Peeco della Mirandol il 23-09-2009 alle 22:08

    Eh sì, il livello degli effetti sonori è sempre più aulico…tra l'altro,la genialata più interessante di questa puntata è quella del Tony-sat, strumento in dotazione credo unicamente all'ispettore di Maio in tutto il mondo, capace di far scovare quel malandrino di Tony che perpetua i più efferati delitti anche in un luogo sperduto e desolato come questa sorta di pineta, luogo quanto mai appropriato per far pascolare pure un bel gregge di pecore (che a un certo punto sono messe in modalità silenzioso per meglio apprezzare il tutto).@ Kuros: dì la verità, questo capolavoro ha scosso, oltre che il cuore di tutti noi, anche Te, ma soprattutto il tuo pc che sta sparando un bel po' di date a caso (sia nella terza parte che in questa)…l'arte è arte!

  • Peeco della Mirandol il 23-09-2009 alle 22:13

    Errata corrige: la terza parte non presenta incongruenze sulle date, l'unica cosa su cui non mi trovo è l'inserimento del post della quarta parte, per il resto it's all right!

  • verde natura il 23-09-2009 alle 23:41

    La voglia di andare in bagno è contagiosa.

  • Anonymous il 23-09-2009 alle 23:50

    Il poliziotto ferito alla gamba recita come Peter Griffin.

  • cuozzo fritto il 23-09-2009 alle 22:21

    Speravo che Di Bernardo abbuscasse anche dalle pecore.

  • Anonymous il 24-09-2009 alle 02:05

    And the oscar goes to……PEPPINO DI BERNARDO!

  • Lisetta e Vanni il 24-09-2009 alle 12:37

    Di Bernardo, Oro Olimpico!

  • Ajax il 24-09-2009 alle 14:13

    Lo scambio di battute più bello di tutto il film, finora:"Ispettore, mi è venuta voglia di andare in bagno…""Prego, ma faccia ( ma non le dava del tu? ) presto perchè devo andare al commissariato"Magistrale. Ora Liceo sociopsicopedagogico.

  • Ajax il 24-09-2009 alle 12:19

    oddio non avevo ancora visto tutto… ma che è??????!!!!!!!!!!!
    di bernardo che prende i paccheri sul cuoppo dal pecoraro ahahahahahahahhahahahaahhahaahahahhahaahahhaahahhhahaahahhaahhahahaahhaahahhaahhahahahahaahahahahahahahhahahaahahhahahahaahhahahahahahahaahhahahahaha. Muio. Pino di.

  • the user il 24-09-2009 alle 14:05

    Ed io solo ora sto notando un'altra finezza che sfida l'umana comprensibilità: siamo di fronte a Di Bernardo che corre come un forsennato in mezzo alla campagna. Per una leggera distrazione tecnica (non certo un'imperizia), l'effetto per il quale Di Bernardo dovrebbe dissolversi all'orizzonte, risultando quindi irraggiungibile, perde credibilità: in realtà, De Niro e Pacino.. ehm.. Di Maio e Di Bernardo, sono a 20 metri di distanza circa, ma per esigenze di copione, l'inseguimento deve risolversi con un nulla di fatto.

    Fin qui non ci sarebbe niente di strano, se non fosse che ad interrompere la corsa di Tony ci si mette una provvidenziale recinzione, che gli impedisce di proseguire dritto (è infatti possibile vederlo dirigersi alla nostra destra), ma per gli Starsky & Hutch nostrani, il furfante è ugualmente imprendibile, e non possono che seguire con lo sguardo la sua fuga.

    Credo che, per quanto avvincente, la trama stia diventando sempre più complicata; speriamo che la scadenza settimanale non sia d'intralcio ad una lineare comprensione del tutto.

  • Ajax il 24-09-2009 alle 18:12

    Anche io ho colto quell'empasse, the user e credo sia una sorte di sublimazione spaziale metafilmica: la recinzione non è altro che un muro immaginario che il Di Bernardo non può oltrepassare, pena la decaduta delle leggi tragiche aristoteliche. Antonioni dichiarò che ne "Il Deserto rosso" aveva contribuito a corrompere la natura circostante la fabbrica per rendere al meglio l'idea di degrado morale. Nel film di Di Maio è la natura che compartecipa alle sorti etiche impedendo a Tony vie aliene dal suo destino. Questo non ci può far altro che pensare che avremo il lieto fine ;=)))

  • the user il 25-09-2009 alle 01:43

    @Ajax: Influenze e citazioni colte sono la prova che in questo film non è stato lasciato nulla al caso 🙂

  • Ajax il 25-09-2009 alle 00:36

    @The User

    No no, che caso. Tutto studiato e sincronizzato nei minimi dettagli. Anche la battuta della poliziotta al pastore: la ringraziamo per la collaborazione e ci scusi per…ehm. Realschulabschluss.

  • Jacksilver il 25-09-2009 alle 14:34

    non può essere vero.
    muoio.

  • the user il 25-09-2009 alle 20:51

    @Jacksilver:Infatti è solo un film. Per quanto realistico e avvincente.

  • Aldo.A il 28-09-2009 alle 17:10

    Perchè non lo hanno inseguito in auto? Ben gli stà agli sbirri! Polizia 0 – Crimine Organizzato 1